Trenino Rosso del Bernina
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Lago Bianco: Il cuore ghiacciato del Bernina

Tra le vette spettacolari delle Alpi Retiche, a cavallo tra l’ Engadina svizzera e la Valtellina italiana, si nasconde una meraviglia naturale che incanta viaggiatori da tutto il mondo: il Lago Bianco, o Lej Alv in romancio. Situato a oltre 2.200 metri di altitudine, lungo il tratto più alto della Ferrovia del Bernina, questo lago artificiale dall’inconfondibile colore lattiginoso è un simbolo della potenza alpina e dell’ingegno umano. La sua bellezza, aspra e suggestiva, lo rende non solo una tappa imperdibile per gli amanti della natura, ma anche uno dei punti panoramici più emozionanti dell'intero percorso del Trenino Rosso.

Il Lago Bianco non è solo un luogo: è un’esperienza. Qui, l’incontro tra natura, storia e tecnologia si manifesta in un equilibrio perfetto. Che si arrivi in treno, a piedi o in bici, ci si ritrova sospesi tra terra e cielo, circondati da un silenzio che parla. È un invito a rallentare, ad ascoltare il vento che scende dal ghiacciaio, a contemplare la forza serena dell’acqua.

In un mondo che corre veloce, il Lago Bianco ci ricorda quanto possa essere preziosa la quiete, e quanto siano straordinari quei luoghi in cui l’uomo e la montagna convivono con rispetto e meraviglia.

Lago Bianco: Panoramica durante il passaggio del Bernina Express

Un luogo tra cielo e ghiaccio

Il Lago Bianco si estende sull' altopiano del Bernina, tra il Passo del Bernina e l’imponente massiccio del Piz Cambrena. È un bacino idrico artificiale creato per la produzione di energia idroelettrica, ma si integra così perfettamente con il paesaggio da sembrare naturale. Il suo nome deriva dal colore delle sue acque, spesso lattiginose o tendenti al turchese chiaro, dovuto alla presenza di sedimenti glaciali che riflettono la luce in modo particolare.

Durante l’estate, il lago si presenta come una distesa cristallina incastonata tra cime innevate e prati alpini punteggiati di fiori. In inverno, invece, si trasforma in una superficie ghiacciata circondata da neve, assumendo un aspetto quasi surreale, lunare. È questa duplice identità a renderlo unico: un lago che vive di contrasti, di stagioni e di elementi.

Lago Bianco Ghiacciato e Bernina Express

Come arrivare al Lago Bianco

Il modo più celebre e scenografico per raggiungere il Lago Bianco è senza dubbio il Trenino Rosso del Bernina, gestito dalla Ferrovia Retica (RhB). Questa linea ferroviaria, patrimonio mondiale dell’UNESCO, collega Tirano a St. Moritz, passando proprio accanto al Lago Bianco nella sua parte più alta. Il treno rallenta in questo tratto, permettendo ai passeggeri di godere pienamente dello spettacolo naturale.

Il lago si trova tra le fermate di Ospizio Bernina (il punto più alto della linea a 2.253 metri) e Alp Grüm, entrambe servite dai treni regionali. Scendere a Ospizio Bernina è l’opzione migliore per chi desidera esplorare a piedi le sponde del lago, percorrere sentieri panoramici o semplicemente godersi un picnic in alta quota.

In alternativa, per i più avventurosi, è possibile raggiungere il lago anche in bicicletta o a piedi da diverse località della Val Poschiavo o dell’Engadina, attraverso sentieri escursionistici ben segnalati.

Un paesaggio scolpito dai ghiacciai

Il Lago Bianco nasce in una conca glaciale formata durante le ere glaciali, poi ampliata e sfruttata per uso idroelettrico. Due dighe, una a sud (diga di Scala) e una a nord (diga del Bernina), regolano le acque che confluiscono in due direzioni diverse: a sud nel Mediterraneo attraverso la Val Poschiavo e il fiume Adda, a nord verso il Mar Nero tramite l’Inn e il Danubio. È uno dei rarissimi punti d’Europa in cui le acque si dividono in due bacini idrografici distinti, separati da pochi metri.

Le acque del lago derivano principalmente dal disgelo dei ghiacciai circostanti, tra cui il Ghiacciaio di Cambrena, chiaramente visibile dalla sponda orientale. La morfologia del territorio, scolpita da secoli di erosione glaciale, ha creato un paesaggio duro e maestoso: rocce levigate, massi erratici, praterie alpine e pendii innevati che circondano il bacino con un’aura quasi mistica.

Escursioni e sentieri attorno al Lago Bianco

L’area intorno al Lago Bianco è perfetta per gli escursionisti di ogni livello. Il sentiero più classico è il percorso da Ospizio Bernina a Alp Grüm, lungo circa 5 chilometri, in discesa e con viste spettacolari su lago, ghiacciai e valli sottostanti. È percorribile in circa 1,5 ore e adatto anche a camminatori poco esperti.

Altri itinerari più impegnativi includono:

  • Il sentiero verso il Ghiacciaio di Cambrena, con viste dirette sul ghiaccio vivo e laghi glaciali minori.
  • La traversata da Diavolezza , a Ospizio Bernina, passando per i rifugi alpini e godendo di panorami vasti sull’intero massiccio.
  • La Bernina Trek, un percorso di più giorni che collega numerosi punti panoramici dell’Engadina e del versante retico.
  • Durante l’inverno, l’area è meta di ciaspolate e sci alpinismo, anche se le condizioni meteo estreme richiedono sempre attenzione e attrezzatura adeguata.
Panoramica sul lato sud del Lago Bianco

Il ruolo strategico del lago nell’energia idroelettrica

Il Lago Bianco non è solo una meraviglia paesaggistica, ma anche un’opera ingegneristica fondamentale. Le sue acque alimentano centrali idroelettriche della regione retica, in particolare quelle della Val Poschiavo. La costruzione della diga del Bernina, all’inizio del XX secolo, fu una delle più ardite dell’epoca e ancora oggi rappresenta un esempio di equilibrio tra sviluppo e rispetto dell’ambiente alpino.

Le Ferrovie Retiche utilizzano anche l’energia prodotta da questo sistema per alimentare i propri treni elettrici, compreso il Trenino Rosso. Un ciclo virtuoso che permette di mantenere la linea a impatto ambientale minimo, contribuendo alla tutela di uno degli ecosistemi alpini più fragili.

Flora e fauna d’alta quota

Nonostante l’altitudine e le condizioni spesso estreme, l’area del Lago Bianco ospita una biodiversità sorprendente. In estate, le praterie alpine attorno al lago si riempiono di fiori: genziane, rododendri, stelle alpine e sassifraghe colorano i prati, attirando api, farfalle e altri insetti impollinatori.

Tra gli animali più comuni si possono avvistare marmotte, camosci, stambecchi, oltre a numerose specie di uccelli alpini, come l’aquila reale, la coturnice e il gracchio alpino. Le acque gelide del lago non ospitano pesci, ma sono cruciali per l’ecosistema locale, influenzando il microclima e l’equilibrio idrico dell’intera regione.

Quando visitare il Lago Bianco

Ogni stagione offre un volto diverso del Lago Bianco, rendendolo affascinante tutto l’anno.

  • Estate (giugno-settembre) : il periodo migliore per escursioni, grazie alle temperature miti, ai sentieri accessibili e al paesaggio fiorito. Il lago è libero dal ghiaccio e si può ammirarne il colore turchese in tutto il suo splendore.
  • Autunno (settembre-ottobre) : i colori cambiano, le giornate si fanno terse e silenziose, e le prime nevi possono imbiancare le cime, creando contrasti spettacolari.
  • Inverno (dicembre-marzo) : il lago è ghiacciato, i treni viaggiano tra distese bianche e silenzi assoluti. È il periodo più suggestivo per gli amanti della neve e della fotografia.
  • Primavera (aprile-maggio) : la natura si risveglia lentamente. Le temperature possono essere ancora rigide, ma il disgelo crea giochi di luce e riflessi indimenticabili.

Il Lago Bianco nella cultura e nella fotografia

Il Lago Bianco è diventato nel tempo un soggetto amato da fotografi, pittori e cineasti. Il contrasto tra il blu lattiginoso delle acque, il bianco eterno delle cime e il rosso acceso del trenino crea composizioni cromatiche che sembrano uscite da una tavolozza perfetta.

Anche molti viaggiatori lo raccontano nei loro blog, nei diari e nei social media, contribuendo a rendere questo luogo sempre più noto. Tuttavia, rimane un angolo relativamente tranquillo rispetto ad altre mete alpine, preservando un’autenticità rara.

Lago Bianco e Bernina Express

Curiosità e leggende

Non mancano curiosità legate al Lago Bianco. Ad esempio:

  • Si dice che alcuni giorni d’estate, al tramonto, il lago assuma sfumature color oro rosa, visibili solo in particolari condizioni di luce.
  • Secondo una leggenda locale, nei pressi del lago viveva uno spirito del ghiaccio, che proteggeva i viandanti dalle valanghe in cambio di doni lasciati sulle rive.
  • Oggi, accanto al Lago Bianco, si può trovare anche una piccola cappella alpina e una stazione meteorologica automatica che monitora costantemente le condizioni climatiche estreme di questa zona.
Trenino Rosso del Bernina 2025